BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) è l’insieme di manovre da compiere in caso di arresto cardiaco improvviso, o “morte cardiaca improvvisa”, evento decisamente più frequente di quanto si possa comunemente immaginare.
Il dott. Enrico Viezzoli, uno dei responsabili dell’Associazione 4U, associazione abilitata alla formazione BLS-D che sta supportando Wärtsilä Italia in questo progetto, sottolinea che la frequenza di tali avvenimenti in Italia è di 70 mila casi all’anno. A Trieste, per esemplificare in modo ancora più chiaro, ogni giorno circa due persone, di età compresa tra gli zero e gli 80 anni, sono colte da arresto cardiaco improvviso; questo dato è ovviamente riferito a casi occorsi al di fuori delle strutture sanitarie.
Sono in corso degli studi clinici, soprattutto in nazioni del Nord Europa, ma anche in Italia, che raccolgono dati sull’approccio al soggetto in arresto cardiorespiratorio, differenziando i casi in cui i cosiddetti “first responders” sono formati e agiscono in modo tempestivo e corretto, rispetto a quelli in cui gli astanti non hanno alcuna formazione: i risultati, pur non ancora definitivi, rilevano un’incidenza di sopravvivenza ragguardevolmente superiore nella prima categoria di eventi.
A Trieste la cultura in tal senso si sta diffondendo con una certa rapidità: sono presenti teche attrezzate con DAE (defibrillatori semi-automatici) in molti luoghi pubblici, impianti sportivi, ma non solo. I DAE sono semplici da usare, anche da parte di persone non sanitarie e, anche se il numero è in costante crescita, sono ancora decisamente pochi i cittadini formati sul loro utilizzo.
In questo contesto, il medico competente di Wärtsilä Italia a Trieste, dott. Tommaso Lipartiti, insieme al team Health & Safety di Wärtsilä Italia, ha lanciato lo scorso marzo un progetto di collaborazione con la Associazione 4U promuovendo corsi di formazione per il personale di Wärtsilä Italia, seconda adesione spontanea.
Il progetto è stato lanciato durante l’annuale “Safety Day”, giornata che Wärtsilä Corporation annualmente dedica alla promozione di iniziative specifiche di prevenzione e protezione della salute sul luogo di lavoro; il tema di quest’anno era proprio il “life savers”, ovvero la conoscenza e l’approfondimento delle dieci regole salvavita che Wärtsilä promuove in ogni contesto lavorativo, sia all’interno dei propri stabilimenti, sia quando il personale presta attività presso clienti o fornitori. L’Associazione 4U è intervenuta durante l’evento, con la adesione di un numero inaspettatamente elevato di lavoratori interessati, descrivendo il progetto formativo del BLS-D e sottolineando la necessità che ogni cittadino conosca le manovre salvavita intese come corrette e rapide valutazioni iniziali, tempestiva attivazione del soccorso avanzato, rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore.
Questa iniziativa patrocinata da Wärtsilä ha permesso di formare, organizzando svariate sessioni di corsi da 5 ore, ben 350 dipendenti che hanno appreso, utilizzando anche manichini e defibrillatori, le manovre necessarie per affrontare un arresto cardiaco improvviso. A partire da maggio, ogni due settimane, si è così tenuto un corso in azienda; il ciclo è stato lungo e volge ora al termine, con grande soddisfazione dei dipendenti e dei formatori.
Enrico Viezzoli ha evidenziato, con estremo piacere, che i discenti di ogni corso hanno mostrato interesse, partecipazione e coinvolgimento davvero attivi, cogliendo l’importanza delle nozioni apprese da subito e dialogando su aspetti sia della vita quotidiana che lavorativa. Difficile trovare una platea così uniforme nell’attenzione e negli intenti.
Ora i colleghi sono formati ed abilitati all’ utilizzo del defibrillatore, ed alla conoscenza dei comportamenti e delle manovre da eseguire in caso di un arresto cardiaco.
Contestualmente Wärtsilä Italia ha potenziato il numero dei defibrillatori presenti nel perimetro aziendale, potendo in questo modo contare sul supporto dei dipendenti formati, e non solo sul personale sanitario già presente. Va ricordato che chi è abilitato sarà in grado di portare la propria competenza anche all’esterno dell’ambiente di lavoro, nel caso si dovesse trovare di fronte all’evento di un arresto cardiaco.
Il successo di questa iniziativa è sicuramente dovuto allo spirito di appartenenza e coesione che si creano in un ambiente di lavoro, dove una comunità di persone condivide le stesse problematiche di salute e sicurezza, trascorrendo sul posto di lavoro buona parte delle proprie giornate. Con questo spirito Wärtsilä Italia, con la regia del medico competente, sta portando avanti altri programmi finalizzati a migliorare, sul posto di lavoro, lo stile di vita delle persone: corretta alimentazione, attività fisica, disassuefazione dal fumo etc.
Il Presidente di Wärtsilä Italia & Managing Director Andrea Bochicchio ha dichiarato a tale proposito: “La comunità lavorativa è un terreno fertile per realizzare questi progetti poichè i singoli individui, all’interno di un gruppo, sono più facilmente spinti a partecipare a iniziative sulla salute, seguendo come esemprio i colleghi più motivati e volonterosi. E’ con questo spirito, incentivato dalla entusiastica partecipazione dei lavoratori, che l’ azienda ha l’ intenzione di continuare a portare avanti i progetti sul benessere nel posto di lavoro. Questi progetti hanno inoltre permesso all’azienda di iscriversi al programma WHP (workplace health promotion), mirato alla promozione della salute nei contesti, sotto l’egida della Azienda Sanitaria”.
Nella foto una dipendente di Wärtsilä Italia durante l’esercitazione pratica